Maggio 1945. Un velivolo militare statunitense con ventiquattro passeggeri a bordo precipita in un punto isolato e irraggiungibile della Nuova Guinea. Sopravvivono solo tre passeggeri, due uomini e una donna. Invisibile tra gli alberi, un gruppo di indigen
Sulla superficie che separa il sogno occidentale di un mondo nuovo, dalla realtà di un continente brutalmente colonizzato, Pilger traccia un affresco della nazione australiana. Una nazione che nasce poco coesa e cresce priva di uno specchio indispensabile per comprendersi. Nel paese degli spazi "incontaminati" rimane segreta la verità storica sulla colonizzazione, lo sterminio degli aborigeni, le violenze razziste contro gli immigrati, l'ingerenza "golpista" di inglesi e americani negli affari interni del paese. Ma segreta resta anche la resistenza di milioni di australiani che si battono contro le ingiustizie per costruire un mondo nuovo.
Benché l'Australia sia stata l'ultimo dei continenti raggiunti dall'espansionismo europeo, vanta una cultura millenaria che negli ultimi due secoli si è trovata a confronto con la storia, la legislazione e i costumi dei "nuovi arrivati". Questo libro racconta in che modo gli europei hanno imposto la propria presenza sul territorio, e descrive come sono stati introdotti lo sviluppo tecnologico e delle istituzioni perché divenissero fondanti nel processo di colonizzazione. Illustra inoltre le difficoltà, e la conseguente frustrazione, incontrate dalla popolazione locale nel tentativo di riconoscersi in tradizioni condivise, mentre all'orizzonte si affacciavano sempre nuovi abitanti. Oggi, però, dal momento in cui possiamo affermare che la colonizzazione ebbe inizio con una vera e propria invasione, gli australiani sembrano essersi riconciliati con il proprio passato, in attesa di nuove sfide per il futuro.
Il libro si apre con un'ampia descrizione delle terre bagnate dall'Oceano Pacifico e delle genti che le popolano. Poi la narrazione storica prende le mosse da coloro - da Byron nel 1764 ai tre viaggi dell'esploratore Cook - che scoprirono le terre dell'Australia. In un secolo questo paradiso andato perduto. L'autore ne descrive minutamente gli accadimenti.
Nel suo monumentale "Storia del Pacifico", Oskar Spate ha voluto ricostruire la storia di quella sconfinata distesa d'acqua che divide le Americhe, l'Oceania e l'Asia. Attraverso l'intreccio e il contributo delle fonti dell'epoca, così come della grande storiografia e dell'antropologia moderna, l'autore ci presenta le scoperte dei conquistatori europei, lo stupore verso i paradisi trovati e le loro ignote popolazioni, le mire colonizzatrici e le nuove rotte commerciali. Nel corso della sua epica ricostruzione in tre volumi - "Il lago spagnolo" (XVI-XVII sec.), "Mercanti e bucanieri" (XVII-XVIII sec.), "Un paradiso trovato e perduto" (XVIII-XIX sec.) -, il lettore prende parte alla progressiva scoperta dell'Oceano Pacifico, che fino ad allora era una distesa d'acqua senza nome, da parte di Magellano e degli altri navigatori spagnoli e portoghesi. Solo con l'arrivo degli olandesi, però, si inaugura una nuova stagione di esplorazioni, commerci e conflitti, che vede emergere il ruolo degli imperi asiatici e dei nuovi stati americani. Infine, si approda alla scoperta dell'Oceania, quale ultimo paradiso terrestre, e al definitivo e spietato affermarsi come potenze globali di Inghilterra e Francia, ma anche al ruolo fondamentale giocato da russi, giapponesi e americani. Un complesso affresco della storia del Pacifico, in un dipanarsi di avventure, vittorie e sconfitte, di eroismi e orrori, che non può non suscitare grande interesse e fascino.
Nel suo monumentale "Storia del Pacifico", Oskar Spate ha voluto ricostruire la storia di quella sconfinata distesa d'acqua che divide le Americhe, l'Oceania e l'Asia. Attraverso l'intreccio e il contributo delle fonti dell'epoca, così come della grande storiografia e dell'antropologia moderna, l'autore ci presenta le scoperte dei conquistatori europei, lo stupore verso i paradisi trovati e le loro ignote popolazioni, le mire colonizzatrici e le nuove rotte commerciali. Nel corso della sua epica ricostruzione in tre volumi - "Il lago spagnolo" (XVI-XVII sec.), "Mercanti e bucanieri" (XVII-XVIII sec.), "Un paradiso trovato e perduto" (XVIII-XIX sec.) -, il lettore prende parte alla progressiva scoperta dell'Oceano Pacifico, che fino ad allora era una distesa d'acqua senza nome, da parte di Magellano e degli altri navigatori spagnoli e portoghesi. Solo con l'arrivo degli olandesi, però, si inaugura una nuova stagione di esplorazioni, commerci e conflitti, che vede emergere il ruolo degli imperi asiatici e dei nuovi stati americani. Infine, si approda alla scoperta dell'Oceania, quale ultimo paradiso terrestre, e al definitivo e spietato affermarsi come potenze globali di Inghilterra e Francia, ma anche al ruolo fondamentale giocato da russi, giapponesi e americani. Un complesso affresco della storia del Pacifico, in un dipanarsi di avventure, vittorie e sconfitte, di eroismi e orrori, che non può non suscitare grande interesse e fascino.
Nel suo monumentale "Storia del Pacifico", Oskar Spate ha voluto ricostruire la storia di quella sconfinata distesa d'acqua che divide le Americhe, l'Oceania e l'Asia. Attraverso l'intreccio e il contributo delle fonti dell'epoca, così come della grande storiografia e dell'antropologia moderna, l'autore ci presenta le scoperte dei conquistatori europei, lo stupore verso i paradisi trovati e le loro ignote popolazioni, le mire colonizzatrici e le nuove rotte commerciali. Nel corso della sua epica ricostruzione in tre volumi - "Il lago spagnolo" (XVI-XVII sec.), "Mercanti e bucanieri" (XVII-XVIII sec.), "Un paradiso trovato e perduto" (XVIII-XIX sec.) -, il lettore prende parte alla progressiva scoperta dell'Oceano Pacifico, che fino ad allora era una distesa d'acqua senza nome, da parte di Magellano e degli altri navigatori spagnoli e portoghesi. Solo con l'arrivo degli olandesi, però, si inaugura una nuova stagione di esplorazioni, commerci e conflitti, che vede emergere il ruolo degli imperi asiatici e dei nuovi stati americani. Infine, si approda alla scoperta dell'Oceania, quale ultimo paradiso terrestre, e al definitivo e spietato affermarsi come potenze globali di Inghilterra e Francia, ma anche al ruolo fondamentale giocato da russi, giapponesi e americani. Un complesso affresco della storia del Pacifico, in un dipanarsi di avventure, vittorie e sconfitte, di eroismi e orrori, che non può non suscitare grande interesse e fascino.